21-08-2020
Qualità architettonica e paesaggistica
Il concetto di sostenibilità si amplia, grazie all’azione del progetto Interreg-Alcotra Habit.A. Per comprendere in che modo, è fondamentale però fare un passo indietro e capire la differenza fra ambiente e paesaggio e, conseguentemente, il concetto di qualità, architettonica e paesaggistica
Nel corso dell’incontro formativo del 28 aprile, “Certificazione partecipata di garanzia per la qualità architettonica degli edifici: esperienza EnvirobatBDM”, organizzato dall’Ordine degli Architetti, P.P. e C. di Cuneo e Regione Piemonte – Direzione Agricoltura, in collaborazione con iiSBE Italia R&D, EnvirobatBDM, Regione Piemonte – Direzione Ambiente, Energia e Territorio, si è parlato nel dettaglio del governo del territorio e della qualità architettonica e paesaggistica.
Assieme ad altri esperti, sull’argomento è intervenuto Giovanni Paludi, Regione Piemonte, Direzione Ambiente, Energia e Territorio – Settore Territorio e paesaggio. Durante la presentazione è stato possibile fare un viaggio attraverso i temi e gli strumenti principali grazie ai quali inquadrare l’argomento, fino ad arrivare alle azioni del progetto europeo Interreg-Alcotra Habit.A.
“I temi principali su cui porre l’attenzione sono la tutela e lo sviluppo del territorio e della comunità, la valorizzazione del paesaggio, la preservazione dell’ambiente e delle risorse e il cambiamento climatico. Gli strumenti a disposizioni invece sono le norme e le regole, la pianificazione del territorio e le azioni di sensibilizzazione, comunicazione e pianificazione.
Fondamentale è la distinzione fra ambiente e paesaggio. Il primo, inteso come il sistema delle componenti fisiche, naturalistiche ed ecologiche, è strettamente correlato al secondo, che restituisce l’unione delle dinamiche ambientali più complesse. Inoltre, il paesaggio si può trasformare per cause antropiche, ma anche naturali.
I cambiamenti climatici stessi estendono le loro conseguenze anche sul paesaggio e qui si inserisce l’operato di Habit.A. Il progetto europeo Interreg-Alcotra propone un approccio con la finalità di perseguire la qualità verso una modalità di gestione responsabile che investe tanto sui processi quanto sugli attori responsabili del cambiamento. Decisiva è la diffusione della sensibilizzazione ai valori del paesaggio, per consolidare anche lo sviluppo culturale, sociale ed economico di un territorio.
Dunque, come garantire la qualità architettonica e paesaggistica durante una trasformazione territoriale?
È possibile farlo grazie a strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica che determinano le linee guida della progettazione e preservazione. Il Piano paesaggistico regionale (Ppr) promuove la qualità del paesaggio e individua obiettivi specifici di qualità paesaggistica, per la tutela e la valorizzazione di esso, in attuazione alla Convenzione Europea del Paesaggio.
Il Ppr definisce norme per il corretto inserimento degli interventi di trasformazione nel contesto paesaggistico, per la valorizzazione delle risorse e per azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile.
Gli Indirizzi per la qualità paesaggistica degli insediamenti e i manuali di buone pratiche rappresentano un contributo e supporto per professionisti e decisori, al fine di orientare le trasformazioni del territorio.
In Regione Piemonte ad oggi il Protocollo ITACA è lo strumento che supporta le politiche regionali in materia di edilizia, per la promozione della sostenibilità ambientale nel campo delle costruzioni. Assumere un approccio di tipo partecipativo rispetto a quello classico del protocollo, può portare ad alcuni miglioramenti nella valutazione dei progetti.
Habit.A rappresenta anche un modo per conoscere meglio il protocollo nelle sue caratteristiche tradizionali fino ad ampliarlo attraverso questo nuovo approccio.
La realizzazione delle politiche paesaggistiche, infatti, deve essere accompagnata ad azioni per una maggiore sensibilizzazione su più fronti: civile, privato, pubblico. E proprio i processi di partecipazione attiva possono contribuire al raggiungimento di questo scopo, portando anche al riconoscimento del paesaggio come componente essenziale del contesto in cui siamo inseriti”.